Coronavirus: il bilancio dell’estate 2020

Il 2020 ha messo a dura prova tutti gli italiani in modi diversi. La quarantena, in particolare, ha cambiato la vita e la mentalità di molti di noi. Costretti in casa, gli italiani che possedevano un cane hanno tratto giovamento dalle passeggiate quotidiane permesse dal decreto in vigore. Non sono mancate, infatti, anche storie di cani costretti a camminare tutto il giorno per il sollievo dei propri umani.

In molti avevano ipotizzato che una situazione di questo tipo migliorasse il rapporto uomo-cane, ma non è stato proprio così: il lockdown ha registrato un aumento di adozioni, è vero, ma limitate al periodo di quarantena. Purtroppo, con l’arrivo dell’estate, una buona parte dei cani sono stati abbandonati.

Il resoconto post-lockdown

Abbiamo già rassicurato circa le tendenze italiane in vacanza, e ci consola sapere che molti proprietari tengono conto degli interessi dei propri animali nella scelta della meta vacanziera.

Eppure, alcuni comuni italiani hanno riportato in alto la curva di abbandoni.

Coronavirus: il bilancio dell’estate 2020

Napoli è un esempio: corsa all’adozione durante la quarantena e aumento del 70% degli abbandoni nei mesi estivi.

Fortunatamente si può dire l’esatto opposto di città come Bologna e Roma, dove pur di non abbandonare i propri amici pelosi le famiglie sono rimaste a casa.

 

L’analisi del fenomeno

Il problema principale alla base di questi fenomeni è la crisi economica di gran parte delle famiglie. Adottare un cane non costa nulla, è vero, ma mantenerlo è una spesa. E se durante la quarantena molti italiani hanno tratto giovamento dalla compagnia di un cucciolo, dopo il lockdown si sono visti impoveriti dal costo del mantenimento di un animale e hanno optato per la scelta peggiore: sbarazzarsi dell’animale.

Ripetiamo che fortunatamente non tutti sono stati così poco saggi.

Quello che possiamo fare è invitare, in vista del futuro, di adottare consapevolmente, consci delle spese e delle responsabilità che un cane comporta. Prendere un cucciolo per tener compagnia ai propri bambini – solo perché costretti a casa dalla quarantena – non è una buona idea. Non è compito del nostro animale domestico compensare delle carenze sociali: tutt’al più può rivelarsi un buon compagno di vita, non di certo il sostituto di una figura genitoriale o un pretesto per fare delle passeggiate.

Possedere un animale domestico in generale è un impegno per la vita. Esistono diverse soluzioni per chi vuole portare con sé il proprio amico o per chi si vede costretto a separarsene temporaneamente affidandolo a pet sitter o strutture apposite.